Nel corso della ventennale esperienza di analista e poi di consulente agli investimenti, ho potuto costruire una solida metodologia di lavoro basata sulla continua formazione, sul confronto con altri professionisti del settore e sullo studio.
Per anni ho fatto pratica all'interno di un Ufficio Studi&Ricerche in qualità di analista di risparmio gestito: tra i miei compiti c'era anche quello di comprendere i motivi dell'inefficienza della maggior parte dei prodotti collocati dalle banche agli investitori. Ho assimilato una tecnicalità idonea a "smontare” (o destrutturare) prodotti finanziari che banche e compagnie assicurative “montano” e collocano ai risparmiatori. Ho scoperto la gran parte delle asimmetrie informative implicite nei prodotti di investimento, certamente remunerativi per le banche collocatrici e dalla resa aleatoria per gli investitori.
I punti chiave
Mi sono dedicato all’analisi dei costi, sia quelli esplicitati sui contratti sia quelli occulti: un costo è occulto perchè non si vede direttamente, perchè si paga ogni giorno e a volte anche senza saperlo, sono quei costi che di fatto erodono gradualmente la redditività degli investimenti.
Partendo da queste basi, sono approdato al mondo della consulenza in materia di investimenti. Con passione e incisività aiuto gli investitori a prendere consapevolezza dei rischi assunti con i loro investimenti ed a comprendere in modo charo il concetto di efficienza nella struttura dei costi del loro portafoglio.
Lo scopo principale è calcolare la rotta vera per finalizzare gli obiettivi di investimento del cliente. E' l'unica cosa che conta davvero!
Per esperienza si può affermare che un intervento di efficientamento di un portafoglio mobiliare può portare un significativo abbattimento dei costi annui. Il risparmio, in termini di onerosità del portafoglio, va ad impattre positivamente sulla performance dell'investimento.
Come principio base di lavoro dello Studio professionale, si impostano strategie di tutela e di conservazione del patrimonio per poi successivamente rispondere ai vincoli di rivalutazione che sono sempre proporzionati al rischio che il cliente è propenso ad accettare.
Per ottenere risultati apprezzabili nel tempo, per dedicare al proprio patrimonio la giusta attenzione che merita, è basilare chiedere il supporto di un professionista indipendente, è il consulente finanziario autonomo.
- I servizi di consulenza e gli impatti sulla famiglia
Questa professione è remurata a parcella direttamente dal cliente in ragione del servizio professionale fornito. Il cliente, in una relazione pluriennale, acquisisce tranquillità quando comprende il modus operandi della consulenza dello Studio, il cliente matura maggiore consapevolezza del lavoro svolto, impara perchè viene spiegato e descritto cosa si ritiene adeguato per il raggiungimento dei suoi obiettivi finanziari. In poche parole, il cliente arricchisce la propria persona da tanti punti di vista, non solo quello prettamente finanziario ma anche il suo capitale intellettuale accresce (comprende il lavoro), il suo capitale umano accresce (acquisisce maggiore conoscenza degli strumenti raccomandati), il suo capitale sociale/relazionale si rivaluta (capacità di condividere consapevolmente l'esperienza con altre persone).
Questo è il punto di vista che lo Studio professionale offre ai clienti, un approccio su come creare valore per un beneficio comune e che viene applicato a tutte le aree di consulenza.
Aree di consulenza offerte e impatti generati sui capitali intangibili della famiglia

- Analisi e destrutturazione dei prodotti di investimento
L’obiettivo è stabilire se il prodotto oggetto di analisi è da ritenersi efficiente. L’efficienza si esplica in due fattori:
- quantificazione monetaria dei costi espliciti (quelli noti) e dei costi impliciti (quelli che l’investitore non vede) gravanti sullo stesso strumento;
- capacità dello strumento di rispondere agli obiettivi dell’investitore.
Questo step di analisi viene richiesto quando l’investitore ha già in portafoglio lo strumento; la perizia tecnica che ne segue mira al calcolo della cosiddetta “parcella occulta“, ossia la stima dei costi impliciti che zavorrano il rendimento dell'attivo analizzato.
Partendo da un'ampia gamma di strumenti finanziari, viene effettuata una comparazione tra il prodotto analizzato e delle alternative presenti sul mercato ritenute efficienti. L'analisi verte sia sull'aspetto qualitativo (politica e filosofia di investimento) sia su quello quantitativo (ad esempio verifica del benchmark, performance, struttura dei costi).
Come output si rilascia un documento tecnico esplicativo delle analisi condotte e dei relativi giudizi assegnati, documento che viene illustrato sempre al cliente.
La destrutturazione può riguardare un singolo prodotto di investimento oppure un portafoglio mobiliare composto da strumenti di risparmio gestito (fondi, prodotti assicurativi, certificati di investimento, GPM/GPF). Per esperienza professionale, una periza tecnica su un portafoglio composto da strumenti di risparmio gestito può portare ad un significativo abbattimento dei costi annui.
L’attività ha un impatto diretto e positivo sul capitale finanziario e capitale produttivo della famiglia: il beneficio deriva dal risparmio sui costi e impatta sulla finanza, l'eliminazione dei prodotti inefficienti consente al cliente di detenere in portafoglio solo strumenti adeguati e corretti per il conseguimento dei suoi obiettivi.
- Costruzione del portafoglio e monitoraggio
La costruzione del portafoglio è un processo complesso che consta di passaggi fondamentali, quali:
- 1a fase -> ascolto e recepimento di quelli che sono gli obiettivi finanziari dell’investitore;
- 2a fase -> valutazione assieme al cliente del suo orizzonte temporale di investimento, per rispondere alla domanda: tra quanto tempo si vuole raccogliere il frutto degli investimenti effettuati?
- 3a fase -> indagine sulla propensione al rischio dell’investitore mediante dialogo diretto e successiva somministrazione di un questionario di profilatura dal quale si arriva a definire un benchmark di rischio;
- 4a fase -> partendo da un'ampia gamma di strumenti finanzari, vengono selezionate le soluzioni più efficienti e adeguate al profilo di rischio individuato;
- 5a fase -> si prepara e si illustra la raccomandazione di investimento, che il cliente può eseguire direttamente o che farà eseguire dal suo intermediario;
- 6a fase -> monitoraggio e reportistica degli investimenti mediante software gestionale dedicato.
Per le operazioni di costruzione del portafoglio si tende a rispettare una certa gradualità temporale, intervenendo in maniera opportunistica analizzando le condizioni che i mercati finanziari offrono nel momento di ingresso e soprattutto adottando una oculata politica di gestione della liquidità investibile, spesso condividendo con il cliente l'opportunità di impiegare la stessa.
Prima della fase di operatività, si esegue un lavoro di due diligence sull'adeguatezza operativa dell'intermediario del cliente, uno step fondamentale perchè ci metterà nelle condizioni di comprendere la qualità del supporto operativo della banca del cliente, in qualità di esecutore delle raccomandazioni di investimento generate dalla consulenza. Si valuteranno tanti aspetti, come la solidità patrimoniale dell'intermediario, la qualità della sua offerta, i referenti con i quali lo Studio professionale è chiamato ad interfacciarsi per qualsiasi tematica che riguardi la relazione per conto dell'investitore, e per ultimo (ma non meno importante) l'onerosità dello stesso intermediario.
Questa fase consulenziale genera impatto sul capitale sociale/relazionale e sul capitale intellettuale della famiglia: l'obiettivo dello Studio professionale è impostare una relazione professionale con l'intermediario del cliente, e far comprendere al cliente stesso il processo consulenziale.
- Consulenza in tema di Finanza sostenibile
Il progetto di investimento in tema di Finanza Sostenibile segue l'impianto normativo relativo al Regolamento UE 2019/2088 e di tutti gli atti delegati che modificano e integrano il testo principale in tema di Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). E’ la struttura legislativa che, collegandosi al Regolamento sulla Tassonomia Ambientale 852/2020, detta le regole per la classificazione degli strumenti di risparmio gestito tra sostenibili e non sostenibili.
L’investitore più sensibile alle tematiche di impatto ambientale e sociale può decidere di voler allocare il suo patrimonio in strumenti conformi alla normativa comunitaria SFDR.
Gli strumenti finanziari che lo Studio ricerca e seleziona sono OICR (quindi fondi comuni/Sicav, oppure ETF), singole obbligazioni, singole azioni (opportunamente valutate sulla base di una consultazione dei punteggi ESG forniti dalle agenzie di rating internazionali).
L’obiettivo del mandato di consulenza è rispondere e filtrare le prerogative del cliente, attenendosi a studi indipendenti su:
- solidità degli emittenti (nel caso di investimenti in singole obbligazioni o azioni);
- costo annuo degli strumenti di risparmio gestito (Fondi/Sicav, o ETF);
- rating ESG (valutazione della performance ambientale, sociale e di governance societaria).
L'attività di consulenza verte quindi sulla ricerca di strumenti finanziari caratterizzati dall'integrazione dei fattori ESG nei processi di investimento: il compito è evitare le diffuse pratiche di greenwashing (strategie di comunicazione o di marketing perseguite dalle aziende, istituzioni, enti che presentano come ecosostenibili le proprie attività, cercando di occultarne l'impatto ambientale/sociale negativo).
Gli strumenti finanziari ad impatto positivo diretto sono certamente:
- i green bond - obbligazioni “verdi” che finanziano progetti o attività nuove o esistenti e che hanno impatti ambientali positivi;
- i social bond - obbligazioni che finanziano o rifinanziano progetti/attività che conseguono risultati sociali positivi e/o affrontano una problematica sociale;
- i sustainability bond - obbligazioni i cui proventi vengono utilizzati per finanziare o rifinanziare vari progetti o attività ecologiche e sociali;
- i sustainability linked bond - obbligazioni legate al conseguimento da parte dell'emittente di obiettivi climatici o SDG più ampi, attraverso una clausola che indicizza la cedola di un'obbligazione. In questo caso, l'avvicinamento (o il mancato avvicinamento) all'SDG o ai KPI (specifici indicatori di performance) in questione fa aumentare oppure diminuire la cedola dello strumento.
- strumenti di risparmio gestito (fondi e/o ETF) classificati come Art. 9 sulla base dei requisiti del Regolamente UE 2019/2088 sopra citato.
- Consulenza in materia di investimenti ai fini successori
Nella costruzione del portafoglio mobiliare lo Studio professionale recepisce e applica la disciplina del decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, in merito al pagamento delle imposte sulle donazioni e successioni.
All’interno di questo mandato l'assistenza professionale verterà principalmente sulla ricerca e selezione di titoli che di fatto non concorrono a formare l’attivo ereditario, dunque attivi che non sono colpiti dalla suddetta imposta.
Il capitale familiare impattato è quello finanziario per via dei benefici di ottimizzazione fiscale in sede di tassazione dell'eredità.